domenica 29 gennaio 2017

COMMERCIO

IL COMMERCIO


Il commercio, in economia, ovvero lo scambio in forma di acquisto e/o vendita di beni valutari o di consumo, mobili o immobili, e di servizi su un mercato in cambio di moneta, è una delle attività principali su cui, da sempre, si fonda il sistema economico.
Nei secoli, il commercio ha subito varie evoluzioni fino a raggiungere, a far data dallo sviluppo rispettivamente nelle ere industriale e post-industriale dei mezzi di trasporto e di comunicazione, alla convergenza verso un mercato globale senza confini, la globalizzazione. Quando il commercio si svolge tra nazioni diverse avvengono le cosiddette esportazione ed importazione.

Brevi accenni sull'inizio della disciplina economica e sugli sviluppi odierni

Il primo tentativo di modello matematico del funzionamento del commercio è stato operato, nell'era moderna, partendo dall'astrazione della concorrenza perfetta fra venditori, dall'economista scozzese Adam Smith, al di là dei suoi risvolti sulla regolazione del sistema stesso; con termini intuitivi egli denominò ciascuno di questi sistemi mercato e i sistemi componenti considerati di ciascuno domanda e offerta (acquirenti e venditori) e arrivò al concetto che, data la concorrenza perfetta, essa crei di per sé un sistema allocativo ottimale di assegnazione dei beni nella società per ognuno attraverso la mano invisibile della ricerca egoistica del proprio interesse particolare (si vedano al riguardo fra i moltissimi i più recenti problemi, quelli dell'inquinamento e in particolare del riscaldamento globale).
Naturalmente esistono numerosi ostacoli sociali e legislativi, oltre che intrinseci al commercio, alla concorrenza perfetta, oltre a sistemi in cui essa, per gli stessi ordini di motivi, non si attua affatto (monopolio, oligopolio, monopsonio, ecc. ecc.); inoltre la stessa teorizzazione economica di fatto "guida" o può guidare gli operatori, che non sono solo venditori e acquirenti, verso atteggiamenti divergenti o dissonanti da essa, ed è divenuta una branca di questo sistema teorico parte del nodo cruciale degli aspetti produttivi delle merci e dei servizi e dell'assegnazione degli stessi alle persone.
Pertanto il commercio - guidato dalle teorizzazioni economiche del liberismo e spinto al consumismo - ha visto innescarsi ed accentuarsi con l'entrata nel III millennio un forte movimento di anti-globalizzazione o nuova globalizzazione tendente a ridisegnare temi, modalità e prospettive future di questo importante settore dell'economia. In questa chiave, si sono moltiplicate negli ultimi anni del '900 le iniziative di commercio equo-solidale e alternativo.

Legislazione italiana dei commercianti

Il commercio, in Italia è disciplinato in via primaria dal D.Lgs 114/98, il predetto decreto legislativo individua tre tipi sostanziali di commercio: quello in sede fissa, le forme speciali di vendita (spacci interni, a mezzo di apparecchi automatici, per corrispondenza, televisione o altri sistemi di comunicazione, commercio elettronico e presso il domicilio dei consumatori) e quello su area pubblica. Il commercio in sede fissa è per esempio quello di supermercati, piccoli negozi ecc., il commercio su area pubblica le bancarelle dei mercati rionali, le bancarelle delle fiere ecc.
 

giovedì 26 gennaio 2017

L'AMMORTAMENTO DEI BENI STRUMENTALI



L’AMMORTAMENTO DEI BENI STRUMENTALI

 

Ammortamento dei beni strumentali
AMMORTAMENTO: procedimento tecnico-contabile mediante il quale i costi pluriennali vengono ripartiti negli esercizi di vita utile dei beni a cui si riferiscono.

Le immobilizzazioni materiali e immateriali devono essere iscritte in bilancio al loro costo di acquisto o di produzione, comprensivo dei costi accessori sostenuti.
Il costo delle immobilizzazioni la cui utilizzazione è limitata nel tempo, deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione alla loro residua possibilità di utilizzazione.

Dunque, l’ammortamento:
• Deve essere determinato in base ad un piano di ammortamento, tenendo conto della vita utile del bene e del criterio di ripartizione del costo che si intende adottare;
• Non può essere accelerato o rallentato nei vari esercizi a seconda delle politiche di bilancio. Eventuali modifiche devono essere motivate nella Nota integrativa.
Video appunto correlato

Il piano di ammortamento viene predisposto sulla base dei seguenti elementi:

• Valore da ammortizzare: è dato dal valore originario di iscrizione del bene, meno il presunto valore di realizzo che si ritiene di ricavare al termine della sua vita utile.

• Vita utile: si determina considerando il periodo di tempo in cui ragionevolmente il bene potrà dare la sua utilità.

• Criteri di ripartizione: riguardano le modalità con cui le quote di ammortamento vengono attribuite agli esercizi di vita utile del bene. I criteri di ripartizione possono essere matematici (a quote costanti, a quote decrescenti, a quote variabili) oppure economici (basati sulla residua possibilità di utilizzo del bene).
Nell’aspetto economico, l’imputazione delle quote di ammortamento al risultato d’esercizio comporta un incremento dei costi di competenza. Ne conseguono:
• La determinazione di risultati economici tanto più bassi quanto più elevati sono gli ammortamenti imputati all’esercizio;
• La distribuzione ai soci di utili proporzionalmente inferiori.

Nell’aspetto finanziario, le quote di ammortamento rappresentano costi non monetari che non danno luogo ad uscite finanziarie.
L’ammortamento è pertanto una forma di autofinanziamento improprio in quanto l’impresa realizza lo scopo di ricostituire presso di sé le somme necessarie al riacquisto al termine della loro vita utile.
È anche possibile destinare una parte dei dividendi ad una riserva straordinaria per rinnovi (C.E. di patrimonio), da utilizzarsi quando occorrerà sostituire il bene ormai vecchio.
La destinazione di parte dell’utile a tale riserva, rappresenta una fonte di autofinanziamento proprio.

Registro dei beni ammortizzabili

REGISTRO DEI BENI AMMORTIZZABILI: scrittura fiscale in cui sono rilevate tutte le operazioni relative ai beni strumentali dell’impresa, dal momento dell’acquisizione a quello della
Altre attività

Edifici
3%
Fabbricati destinati alla grande distribuzione
6%
Costruzioni leggere
10%
Impianti e mezzi di sollevamento, carico e scarico, pesatura ecc.
7,50%
Macchinari, apparecchi e attrezzature (compreso il frigorifero, impianto di condizionamento e distributore automatico)
15%
Stigliatura
10%
Arredamento
15%
Banconi blindati o con cristalli blindati
20%
Impianti di allarme, di ripresa fotografica, cinematografica e televisiva
30%
Impianti interni speciali di comunicazione e telesegnalazione
25%
Impianti destinati al trattamento ed al depuramento delle acque, fiumi nocivi ecc. mediante impiego di reagenti
15%
Mobili e macchine ordinarie d'ufficio
12%
Macchine d'ufficio elettromeccaniche ed elettroniche compresi i computers e i sistemi elettronici
20%
Autoveicoli da trasporto (autoveicoli pesanti in genere, carrelli elevatori, mezzi di trasporto interno ecc.)
20%
Autovetture, motoveicoli e simili
25%

Ammortamento dei beni immateriali

Per coloro che svolgono arti e professioni non è applicabile l'art. 103 del TUIR che prevede l'ammortamento dei beni immateriali per le imprese.
Perciò la spesa sostenuta dal professionista per l'acquisto di beni immateriali (quali ad esempio un programma software) è interamente deducibile per cassa. La norma di comportamento n. 151 dell'Associazione dottori commercialisti di Milano conferma l'applicazione del criterio di cassa per la deducibilità dal reddito professionale delle spese sostenute per l'acquisto di diritti ed altri beni immateriali.
Di parere contrario l'Agenzia delle Entrate secondo la quale l'acquisto di un bene immateriale deve essere dedotto per quote costanti in misura non superiore ad 1/3 prescindendo dall'effettivo pagamento. Risoluzione n. 117/E del 12 aprile 2002 emanata in risposta ad un interpello di un notaio, che chiedeva di dedurre per cassa l'acquisto di un software dal prezzo assai ingente.
Con la Risoluzione 30/E del 16 febbraio 2006 l'Agenzia delle Entrate ha precisato che l'acquisto di un marchio possa essere dedotto in base al principio di cassa.
Cos’è e come si applica il cosiddetto super ammortamento o maxi ammortamento al 140%?
Il super ammortamento o maxi ammortamento è una misura introdotta dalla Legge di Stabilità 2016 e consistente nell’agevolare gli investimenti produttivi delle imprese, grazie ad un’accelerazione del processo di ammortamento fiscale del cespite in oggetto.
Attraverso il super ammortamento o maxi ammortamento le aziende che investono in beni strumentali possono ammortizzare fiscalmente il bene al 140 per cento in luogo del 100 per cento.

Ecco la guida completa sull’ammortamento al 140 per cento con soggetti beneficiari, meccanismo di applicazione e periodo di riferimento.

Super ammortamento al 140 per cento: soggetti beneficiari

Il super ammortamento o maxi ammortamento al 140 per cento può essere applicato da «tutte le aziende che investono in beni strumentali strettamente inerenti al core business aziendale», comprendendo in questa definizione tutti i titolari di:
  • Reddito d’impresa;
  • Reddito da lavoro autonomo (tranne i contribuenti in regime forfetario).
L’applicazione del super ammortamento o maxi ammortamento al 140 per cento riguarda anche i soggetti che si avvalgono del regime dei minimi ma non del nuovo regime forfetario.
I beni oggetto del super ammortamento sono soltanto quelli il cui coefficiente di ammortamento civilistico è pari o superiore al 6,5%.

La contabilità Nella Gestione aziendale



La contabilità
 Nella
Gestione aziendale



IL SISTEMA INFORMATIVO CONTABILE:
La azienda si configura come “SISTEMA APERTO”, cioè come un sistema che opera continui scambi di informazioni e di decisioni sia internamente (trai vari reparti aziendali) che con l’ambiente esterno (fornitori, Clienti, Banca, Commercialisti, Pubblica Amministrazione, ecc.…)
Queste informazioni rendono necessaria la relativa:
·         Raccolta
·         Elaborazione
·         Archiviati
·         Distribuzione
·         Analisi Critica (controllo)
Tutto allo scopo di operare scelte di tipo strategico, tattico ed operativo per il conseguimento dei obbiettivi aziendali.
Tale sistema informativo si sviluppa particolarmente in campo contabile; in oltre si e passati nel tempo da un sistema informativo contabile indirizzato a fornire dati consuntivi (valutazione successiva della gestione aziendale) ad un sistema informativo contabile indirizzato alla pianificazione e al controllo (programmazione della gestione aziendale e verifica dei obbiettivi).

Input del sistema informativo contabile sono i documenti originari redati internamente all’azienda (DDT, fattura emessa, scontrini, ricevute fiscali, bonifico, assegni, contratti, ecc…) o pervenuti dall’esterno (DDT, fatture d’acquisto, ricevute, assegni ricevuti, bonifici ricevuti, parcelle, estratto conto); questi documenti sono oggetto di annotazione su appositi registri, schedari, ecc. utilizzando il sistema tradizionale (manuale) o adesso il sistema informatico (computer). 

SUDDIVISIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO:
Il sistema informativo contabile comprende:
1)    Le contabilità sezionali, che si riferiscono a specifici settori o scopi aziendali:
A.   La contabilità di magazzino finalizzata alla rilevazione dei movimenti delle merci (materie prime, prodotti finiti, prodotti semi finiti, materiale di cancelleria, materiali di consumo), alla verifica delle scorte, alla valutazione delle rimanenze finali; 
B.    La contabilità fornitori, finalizzata alla rilevazione dei ordini fatti, alla registrazione della fatture ricevute e all’aggiornamento delle situazione debitorie sulle schede fornitori;
C.    La contabilità dei clienti, finalizzata alla rilevazione dei ordini ricevuti alla registrazione delle fatture emesse e all’aggiornamento delle situazione di credito sulle schede clienti.
D.   La contabilità e amministrazione del personale, finalizzata all’esecuzione degli adempimenti retributivi, contributivi e fiscali previsti in presenza di dipendenti lavoratori.    
     La contabilità generale, consistente nella rilevazione dei fatti esterni di gestione sia di natura finanziaria (incasso, pagamenti, nascita di crediti e debiti) che di natura economica (costi e ricavi) per permettere la determinazione del risultato del esercizio e l’aggiornamento della situazione patrimoniale aziendale.
    La contabilità analitica (calcolo dei costi), finalizzata alla riclassificazione dei costi per prodotto, settore, ecc. per il controllo e il miglioramento della gestione aziendale; cerchiamo di capire quanto mi e costata la produzione di un prodotto. 

Scritture contabili obbligatorie e regimi contabili:
Prima fonte di obblighi contabili e il codice civile che con l’articolo 2214 prevede la tenuta delle seguenti scritture:
·         Libro giornale
·         Libro inventari
·         Libri sociali
·         Altre scritture contabili richieste dalla natura e dimensioni dell’impressa
La normativa IVA prevede la tenuta altri libri e registri
·         Fatture emesse
·         Fatture ricevute
·         Corrispettivi
·         Registro di emergenza
La legge delle imposte sui redditi prevede:
·         Il registro dei beni ammortizzabili
La legge sociale prevede in presenza di lavoratori dipendenti:
·         Libro unico del lavoro
·         Libro infortuni
Inoltre la disciplina fiscale relativa alle imposte sui redditi dette la regole sull’adozione dei diversi regimi contabili, che attualmente sono:
·         Contabilità ordinaria (partita doppia), destinata alle imprese maggiori
·         Contabilità semplificata, destinata alle imprese minori
·         Regimi agevolati, per le imprese minime (non devono superare 30.000 euro in un anno e avranno davvero una contabilità limitata e il pagamento di imposte base) 

LE RIMANENZE DI MERCI
La prima regola e che devono verificare ogni 31/12 (di ogni anno).
La procedura per vedere quanta merce mi e ancora rimasta e l’INVENTARIO, è trovare il valore delle mie rimanenze.
Quando arrivi a fine anno e non ai venduto tutto tutte le rimanenze basta metterle nei ricavi.
Le rimanenze finali di un anno diventano le rimanenze dell’anno dopo.